Liz Smith Celebrates Two Decades of Madonna
from today’s Liz Smith‘s column on the New York Post
Time flies! Tonight the MTV Video Music Awards celebrates it’s 20th anniversary. (Even though the first show actually aired in 1984, they are calling this a 20-year landmark – listen, I don’t get modern music, so how can I keep track of modern arithmetic?) On hand will be Madonna, who appeared on the premiere broadcast, rolling around onstage singing “Like a Virgin” in a wedding dress. At the time, cultural nabobs predicted the apocalypse. Seems pretty innocent now – just as Elvis’ charming hip-twitching was supposed to turn everybody into a pillar of salt back in the ’50s, and didn’t.
So who knew Madonna would be eternal? Not even this columnist, long rumored to be on Madonna’s payroll. (Actually, I can no longer even get her on the phone.) In 1984, I thought her a ratty-haired sex-pot flash-in-the-pan. When she appeared on the cover of Time magazine the next year, I asked my office staff, “Why?!” But by 1986, we were the first to tout her for “Evita,” which she finally filmed in 1997. There was no denying her charisma, artistic vision, ambition and marvelous self-confidence. I have seen nothing like it since Barbra Streisand.
In two decades, Madonna has transformed from voluptuous pop tart to sinewy icon, from sexual outlaw to almost-staid wife and mother of two. She’s changed but she hasn’t, remaining true to her muse – herself. “I am my own creation. I am my own work of art,” she once declared.
Some might say tonight represents a full circle. But for Madonna the circle is never complete. There are always new thresholds, new anatomies.
Dalla rubrica di oggi di Liz Smith sul New York Post
Il tempo vola! Stasera gli MTV Video Music Awards celebrano il loro 20esimo anniversario. (Anche se il primo show e’ andato in onda nel 1984, loro chiamano questo il ventesimo anniversario – non capisco la musica moderna quindi perche’ dovrei capire la sua aritmetica)
Ci sara’ anche Madonna, apparsa nella prima edizione, rotolandosi sul palco cantando “Like a Virgin” in un vestito nuziale. All’epoca i conservatori della cultura predissero l’apocalisse. Sembra tutto molto innocente visto oggi, proprio come il grazioso giro d’anca di Elvis che negli anni 50 era cosi peccaminoso da trasformare la gente in statue di sale, e non e’ successo.
Chi avrebbe detto che Madonna sarebbe stata eterna? Nemmeno questa giornalista, che da tempo di vocifera pagata da Madonna. (A dire il vero nemmeno riesco piu’ a parlarci al telefono.) Nel 1984, la vedevo come una semplice ragazza sexy. Quando l’ho vista sulla copertina di Time l’anno successivo ho chiesto al mio staff, “Perche!?” Ma gia’ nel 1986, eravamo i primi ad incoraggiarla per Evita che poi ha fatto alla fine nel 1997.
Non si poteva negare il suo carisma, la sua visione artistica, ambizione e meravigliosa auto stima. Non ho visto niente di simile dai tempi di Barbra Streisand.
In due decadi, Madonna si e’ trasformata da voluttuoso fenomeno pop in una icona forte e salda, da fuorilegge in moglie quasi calma e madre di due bambini.
E’ cambiata ma non lo e’, rimanendo legata alla sua musa – se stessa! “Sono la mia stessa creazione. Io sono il mio proprio capolavoro,” ha detto una volta.
Qualcuno potra’ dire che stasera il cerchio sara’ compiuto. Ma per Madonna il cerchio non sara’ mai completo. Ci saranno sempre nuove soglie da varcare e nuove forme da plasmare.