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Contattare DJ Barry Harris lo scorso Ottobre
è stato per MadonnaTribe un'altra possibilità
per scambare qualche parola con uno degli artisti che hanno
affiancato Madonna col loro lavoro nel corso degli anni.
Nelle scorse settimane Barry ha avuto modo di dedicarci
un po' del suo tempo sottratto ad un'agenda fitta di impegni
e soddisfare la nostra curiosità parlandoci del suo
lavoro e della sua carriera. Ecco cosa ci ha raccontato.
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MT: Ciao
Barry, benvenuto su MadonnaTribe.
Sono vent'anni ormai che fai il Dj. Da cosa hai preso la
passione per la musica e come é iniziata la tua carriera?
BH: Sono sempre stato attratto dalla musica, fin
da piccolo. Ho studiato pianoforte quando avevo 8 o 9 anni
e chitarra a partire dai 13 anni. A 16 facevo parte di un
gruppo rock dove suonavo il basso. Più o meno nello
stesso periodo - quando avevo 16 anni - mi sono dichiarato.
Sono andato in una discoteca gay per la prima volta, un'esperienza
che mi ha completamente travolto. Ricordo che ascoltavo
"Try Me" di Donna Summer. Da quel momento in poi
sono stato un grande fan di Donna Summer, ma ero anche molto
propenso a riconoscere il valore del suo produttore e co-autore,
Giorgio Moroder. Era evidente come Moroder avesse un ruolo
enorme nel successo di Donna, e ovviamente anche in quello
suo personale. Giorgio ha avuto una ENORME infuenza su di
me quando mi sono avvicinato alla dance. Ho iniziato a fare
il Dj nel 1983. Dato che ero un fan scatenato della dance
music, è stato tutto molto facile e naturale per
me.
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MT: Quale è il tuo
approccio nel remixare una canzone? Prendi mai delle idee
ascoltando la versione originale??
BH: Assolutamente. Ci sono sempre idee
che vengono dalla versione originale.
Spesso scelgo una frase che può funzionare bene
in pista e comincio a ripeterla o a filtrarla come "Lights
are low so let's get busy" e "Deep In The Dark"
nel Thunderpuss remix per "Can't Fight The Moonlight"
di Leann Rimes.
MT:
E' difficile trasformare canzoni lente o ballads in brani
dance? Ti è capitato di doverlo fare abbastanza
spesso.
BH: A volte è difficile
e altre volte è facile.
Dipende da come è la canzone originale.
Di solito ti basta semplicemente raddoppiare i BPM (beats
per minute). Dipende anche dalla metrica della canzone,
da quante parti vocali ha e a volte dalla struttura stessa
del brano.
Comunque c'è un range di BPM che Chris e io abbiamo
sempre cercato di rallentare che è intorno agli
80 - 90 bpm. E' molto, molto difficile far sembrare le
vocals naturali come se fossero state ricantate apposta
come in "My Love Is Your Love" di Whitney e
"Bye Bye Bye" degli N-Sync
MT: Come è successo che tu e Chris
siete diventati i Thunderpuss e come avevte scelto quel
nome?
BH: Chris e io siamo diventati amici
al telefono durante gli anni '90. Lui è più
interessato agli aspetti tecnici di quanto sia io. Lavoriamo
entrambi su Mac e Digital Performer.
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Ogni
volta che avevo un problema tecnico che non riuscivo a risolvere
quando lavoravo per conto mio fuori Toronto tra il '92 e
il '95, chiamavo Chris.
Alla fine ci ritrovavamo a chiaccherare di altre cose e
siamo diventati buoni amici, scoprendo anche che abbiamo
DAVVERO un senso dell'umorismo fuori dal comune, un humor
nero e anche un po' patologico. Forse è anche per
questo che abbiamo deciso di chiamarci Thunderpuss. Mi piaceva
l'idea che facesse un po' scalpore.
MT: Quale è il remix - tuo o come
Thunderpuss -che consideri il tuo lavoro migliore?
BH: Ho sempre avuto la sensazione che il
nostro remix di "No More Drama" di Mary J Blige
fosse il migliore.
Soprattutto perchè cambia tempo per 3 volte. L'ho
considerato il nostro capolavoro, con Chris ed io ai massimi
livelli e a dare ognuno il 110% del nostro talento e della
nostra passione. La canzone in sè poi mi aveva davvero
preso!!
MT: E il tuo miglior remix di Madonna?
BH: Senza dubbio "What It Feels Like
For A Girl". |
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MT: Quando è uscito "Music", i
fan più appassionati di remix hanno cominciato a
discutere e a chiedersi quali dee-jay, tra quelli che ancora
non avevano lavorato per Madonna, avrebbero voluto veder
scelti per produrre mix dance estratti dal nuovo album.
Devo dire che il nome "Thunderpuss 2000" era piuttosto
ricorrente, in molti si chiedevano quanto tempo ci sarebbe
voluto alla Warner per chiedere a te e Chris di remixare
un brano di Madonna.
Era lo stesso anche per voi? Era tanto che aspettavate il
momento di mettere le mani sulla sua musica?
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BH: A quel tempo ERO frustrato.
AVEVO davvero desiderato lavorare con Madonna da un bel
po'. Nonostante le cose per noi andassero decisamente
bene al momento era ANCORA difficile "fare breccia"
dalle sue parti, per così dire.
Capisco ad ogni modo più che mai quanto lavoro
ci sia nel mantenere uno status di "star planetaria".
Occorre un team di Management a tempo pieno e gente alla
casa discografica e, ovviamente, l'artista stesso.
Per rimanere al top devi davvero essere malato di lavoro.
So che ci sono molte cose incasinate e molte distrazioni
quando tanta gente è così occupata e viene
continua-mente tirata da una parte e dall'altra. Credo
che altri artisti e produttori di remix fossero semplicemente
più a portata di mano per loro in quel momento.
MT: E poi è arrivato il remix
di "Don't Tell Me". Cosa pensi del successo
incredibile della canzone, vi aspettavate una cosa del
genere quando stavate realizzando il remix?
BH: Ci sono sempre molte riflessioni
in un remix, almeno per me, e penso molto a quale tipo
di direzione il mix debba prendere. Non pensavo che Madonna
volesse sul serio un remix con una formula "Thunderpuss"
standard.
Sentivo che doveva essere creativo, inventivo e accattivante.
Non VOLEVO fare un "Hand's In The Air Anthem"
all'inzio... nonostante sapessi che potevamo farne uno
ad occhi chiusi.
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Questo è qualcosa di cui devi tener conto, stai facendo
un mix destinato solo a far ballare? Oppure, o allo stesso
tempo, qualcosa che l'artista possa apprezzare?
Sapevo che Madonna avrebbe ascoltato lei stessa il mix e
non avrebbe semplicemente lasciato il compito ad un dirigente
della sua casa discografica. Sapevo che sarebbe passato
prima al suo vaglio, e per questo ho combattutto per crere
un un mix che fossi sicuro le sarebbe piaciuto... e così
è stato. Passata quella barriera, Chris voleva DAVVERO
fare l' Hands In The Air Anthem, e così ho accettato
e siamo andati con quello.
MT: Don't Tell Me ha fatto parte della scaletta
dei due ultimi tour di Madonna. Hai avuto modo di vederla
dal vivo? Che pensi dello spettacolo?
BH: No… ha usato la versione dell'album?
O il nostro mix? Non lo so... non l'ho visto!
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MT:
Vi è stato anche chiesto di produrre il megamix
che avrebbe promosso il secondo Greatest Hits di Madonna.
Puoi dirci come è venuto fuori? Avete deciso voi
quali brani includere nel megamix o è stata Madonna
a suggerirvele?
BH: E' stata la Warner a proporci l'idea.
Credo che abbiano avuto l'idea e l'abbiano proposta a
noi per primi. Alla Warner è piaciuto quello che
avevamo fatto, dopo di che hanno fatto avere il risultato
finale a Madonna per vedere cosa ne pensasse.
MT: Come Thunderpuss avete anche creato
una versione club del megamix con le canzoni del GHV2,
diviso in due parti. Questi mix sono circolati nell'ambiente
e sono davvero belli. Se non sbaglio alcune delle vocals
che avete usato nella sezione di
Deeper
And Deeper sembrano una versione alternativa delle vocals
dell'album.
BH: Ti ringrazio! Ci hanno fatto avere
tutte le versioni acapella di tutti questi brani fantastici.
Mi ha molto sorpreso ascoltare alcune parti vocali che
non erano state usate nelle versioni originali. E come
puoi immaginare, ho DOVUTO metterle nel megamix.
Realizzare il megamix è stato estenuante ma è
stato anche un atto d'amore per la musica.
Sostanzialmente hoi dovuto riscrivere la musica di tutte
le canzoni in modo diverso da come era stato fatto prima.
Mi ero anche divertito a sentire quello che ho interpretato
come "Madonna che ride di se stessa" alla fine
di "Ray Of Light". La prima volta che ho sentito
la "Ray Of Light" originale dentro di me SEMPLICEMENTE
SAPEVO che sarebbe scoppiata a ridere dopo quel grande
"guaito" alla fine, ma nell'originale la risata
era stata eliminato mettendo in "mute".
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E quindi eccomi
là 3 anni dopo con il potere di NON schiacciare il
"mute" e rimettere la risata dentro! E' stato
molto divertente ascoltare una Madonna "leggera"
non prendersi troppo sul serio per una volta!
MT:
Come mai alla fine i megamix non sono stati messi in commercio
e sono rimasti promo-only?
BH: Forse perchè non dovevo
rimettere dentro la risata! Scherzo... Non so, davvero,
la manager di Madonna, Caresse, non aveva dato loro molta
importanza. (Stringe le spalle) - Ce’st La Vie.
MT: Una delle canzoni che hai dovuto accelerare
per il megamix è stata Take A Bow, che è una
ballad. E' stato complicato? E' stato necessario rimuovere
alcune parole del testo perchè il mix scorresse...
BH: Si, lo so. Per me questa canzone non
doveva essere inclusa nel megamix... quantomeno non nel
megamix dance. Io davvero non volevo, assolutamente, ma
dato che era uo dei più grandi successi di quel decennio
Chris ha insistito perchè fosse presente. Penso anche
che "Take A Bow" non sia adatta a essere un brano
dance. E' semplicemente troppo malinconica - per così
dire - per essere interpretata come una vesione dance "leggera".
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MT: Parliamo dell' "incidente" di "What
It Feels Like For A Girl". Come Thunderpuss eravate
stati incaricati dalla Warner di realizzare un remix ufficiale.
Si dice che il tutto non sia poi stato accettato perchè
un mix bootleg della canzone era stato fatto passare per
vostro sui programmi di file sharing.
Da remixer, non mi ci era voluto molto a realizzare il fatto
che quello che era "uscito di straforo" in rete
non era altro che un mix amatoriale e non fosse in alcun
modo un prodotto autentico Thunderpuss. Puoi raccontarci
meglio cosa é successo?
BH: Avevamo lavorato su WIFLFAG per circa 3 settimane.
Avevamo mandato la prima versione finale per l'approvazione.
Stavamo aspettando la risposta e nello stesso tempo lavoravamo
ad un altro progetto nel nostro secondo studio. |
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Tutto ad un tratto una mattina mi chiamano dalla Warner
per dirmi che il nostro mix si trovava su Internet. Sia
Chris che io SAPEVAMO che non era possibile ma abbiamo
passato l'intera giornata cercando di capire che cosa
stesse succedendo.
Siamo arrivati alla conclusione che qualcuno aveva semplicemente
messo in giro un re-edit dell'originale chiamandolo Thunderpuss
remix.
Considera anche che questo successe PROPRIO durante i
giorni della caduta in disgrazia di Napster, per cui alla
Warner Bros erano davvero MOLTO, MOLTO sensibili al problema
degli mp3 e di Internet. Stavano setacciando la rete alla
ricerca di loro brani scambiati illegalmente.
Chris e io abbiamo provato a spiegare che il nostro mix
NON era su Internet. Pareva che non importasse. Qualche
giorno dopo, semplicemente, scartarono il mix ed è
stata così che è finita. Ancora una volta,
"C'est La Vie".
Ora me ne sono fatto una ragione, ma avendo lavorato così
duramente sul mix e avendoci speso sopra UN SACCO di tempo
- credo che non siamo stati trattati in modo corretto,
ma in fondo... è il Music Business. Stringi i denti
e vai avanti.
MT: Il vostro mix di Die Another Day Remix è
stato un altro grande successo; come avete lavorato sulla
canzone, che non è esattamente il classico tema
da film di James Bond.
BH: Per questo mix la maggior parte del
merito va a Chris. E' a lui che è venuta l'idea
di quella base di percussioni e batteria martellante.
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Ancora
una volta, si tratta di un mix su cui abbiamo lavorato in
modo differente.
Abbiamo usato molti elementi del brano originale e li abbiamo
"clubizzati". Pensavo che non fosse necessario
inserire molta musica o scriverne di nuova. La canzone di
per se era già piena di spunti, Si trattava di metterli
in evidenza e lascare che la canzone "respirasse".
MT: Si può dire che il tuo mix di "Holiday"
sia senza dubbio "tribal", e anche la nuova versione
che Madonna ha suonato nel Re-Invention Tour è tribale.
Hai avuto occasione di ascoltarla? Mi sembra una bella coincidenza.
BH: Ho fatto il mio mix di Holiday solo per divertimento.
Più che altro come qualcosa che mi tornasse utile
nel mio lavoro da dee-jay. L'ho dato solo ad un paio di
amici, anche loro dee-jay. E' incredibile come certe cose
facciano presto ad andare in giro su Internet... accidenti!
Comunque no, non ho ascoltato la versione di Madonna nel
Re-Invention Tour. Magari ha ascoltato il mio mix e ha sentito
come Holiday possa DAVVERO essere "tribalizzata"...
Non saprei!!
MT: Esistono altri brani di Madonna remixati
da te o dai Thunderpuss? Ti era capitato di lavorare su
qualche suo pezzo prima del tuo primo mix ufficiale?
BH: Questo non te lo dico. Non ho bisogno
di altri "Internet Drama", grazie mille! Mi terrò
la risposta a questa domanda come un mistero!!
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MT: Hai una canzone di Madonna preferita che vorresti
remixare o un vecchio classico che pensi che possa davvero
tornare a splendere con una nuova veste musicale?
BH: Dopo aver fatto il megamix ed essermi
ritrovato difronte tutti i suoi principali successi…
no. La mia vita da remixer con Madonna è completa!!
MT: Se dovessero chiederti di remixare
una nuova canzone di Madonna hai qualche idea sullo stile
o sul tipo di sound, magari qualcosa che avresti voluto
fare nelle occasione precedenti e non sei riuscito a portare
a termine?
BH: Non ho niente di particolare in testa
al momento. Ma sono molto il tipo "attraversa il ponte
quando ci sei arrivato". Sicuramente passerei allo
scan il cervello e uscirei fuori con qualcosa di nuovo che
non è stato fatto prima.
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MT: Possiamo dire che in molti
modi diversi Madonna è il nostro idolo, hai anche
tu un idolo nel mondo dei remixer e dei produttori?
BH: Nel mondo dei remixer e dei produttori
ci sarebbe originariamente John "Jellybean"
Benitez che sono sicuro sia ben familiare a tutti voi.
Giorgio Moroder ha avuto una enorme influenza e David
Bowie è ancora un mio idolo.
Mi è capitato spesso di pensare che Madonna fosse
qualcosa di molto prossimo alla versione femminile di
David Bowie.
Sempre in cambiamento, in sfida con se stessa e mossa
verso nuove esperienze. Tutti e due molto "Artisti".
MT: Provi mai i tuoi remix in discoteca
prima di sottoporli alle case discografiche per tastare
il polso e vedere le reazioni del pubblico, magari aggiustando
il tiro su qualche dettaglio?
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BH:
Certamente. Sia Chris
che io eravamo abituati a suonare nei weekend e discutere
se il "mix finale" avesse o meno un buon risultato.
Spesso ci è capitato di "ottimizzare" un
mix e riproporlo una seconda o una terza volta.
MT: In una tua dichiarazione hai detto
di aver lasciato il progetto Thunderpuss perchè eri
pronto a fare qualcosa di diverso e che Thunderpuss aveva
fatto il suo corso. E' stata una decisione molto coraggiosa
da prendere quel Settembre 2003, specialmente perchè
stavate avendo un grosso successo al momento. A volte i
de-jay che producono e remixano finiscono per creare uno
stile "firmato" che ti mette in condizione di
riconoscere all'istante il loro tipico approccio alla canzone.
Hai avuto modo di renderti conto di cosa renda un Barry
Harris Remix differente da un Thunderpuss Mix, o il tuo
stile ha continuato ad evolversi senza soluzione di continuità
da quanto tu e Chris vi siete separati?
BH: La musica dance o la musica da club in generale
non è cambiata molto negli ultimi 2 o 3 anni... mmmh...
forse anche per più a lungo. Mi ha abbastanza annoiato,
soprattutto ciò che è accaduto nell'ultimo
anno e mezzo.
Ma ho appena terminato un remix per Chaka Khan - "To
Sir With love". Lei è una Diva che non avevo
ancora remixato e sono stato eccitatissimo ed elettrizzato
quando mi è stato chiesto.
Sono molto "back to the '80's" al momento. Ma
sono anche abbastanza sicuro che Madonna non sarebbe interessata
a questo tipo di sonorità perchè lei ti direbbe
"già stata, già fatto" di fronte
a una cosa del genere! E' solo da poco tempo che ho rimesso
la testa fuori e ho ricominciato a remixare. Trovo la maggior
parte della dance music degli ultimi cinque anni molto monotona.
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MT: Hai suonato in discoteche di tutto il mondo.
Dopo vent'anni alla consolle, hai un pubblico preferito
o un paese dove ti piace suonare in modo particolare?
BH: Certamente gli Stati Uniti. Amo anche
molto Toronto, dove sono nato, e il Brasile ha sempre
un posto speciale dentro di me!!
MT: Quali sono i tuoi progetti futuri,
stai lavorando su qualcosa di speciale al momento?
BH: Sono soprattutto eccitato da "To
Sir With love" di Chaka ora come ora!!
MT: Grazie mille Barry per esserti fermato
con noi su MadonnaTribe. Siamo contenti di aver avuto
la possibilità di avere conosciuto un po' meglio
sia te che il tuo lavoro.
BH: Prego!! E un grande "Muah"…
beijos e baci e abbracci a tutti i fan di Madonna di tutto
il mondo!!!
Vi voglio bene!…sul serio!!
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Grazie a Barry per aver condiviso il suo tempo, il suo talento
e la sua musica con i fans di Madonna.
Non mancate di leggere la sua biografia, di scorrere la
sua impressionante discografia, dare un'occhiata alle ultime
novità e molto altro ancora sul suo sito web ufficiale:
www.barryharrisnyc.com
Copyright 2005 MadonnaTribe.com | Pictures of Barry Harris
courtesy of the artist
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