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Il team di MadonnaTribe ha avuto l'occasione di chiacchierare con i Bo.Dà, il gruppo italiano che ha recentemente pubblicato un disco molto interessante nel quale ha rivistato alcune delle canzoni piu belle di Madonna in uno stile jazz unico.
Avventuriamoci dietro le quinte di questo affascinante progetto con questa intervista esclusiva a Deborah, Fabio, Giorgio, Umberto... e la loro Madonna in jazz.

 
 

MadonnaTribe: Ciao Deborah, Fabio, Giorgio e Umberto e benvenuti a MadonnaTribe.
Prima di tutto volevo chiedervi come e' nato BO.Dà e come avete formato il vostro gruppo...

BO.Dà: Ciao! Il piacere è tutto nostro! Dunque, BODA in Spagnolo significa "matrimonio" e infatti il disco è il frutto di un "matrimonio" tra artisti, colleghi e amici ognuno dei quali ha dato un reale e significativo contributo sposando il senso del disco, nato quasi per gioco, che vuol essere una testimonianza di un altro "punto di vista" di quella che è l'emblema e l'icona vivente del 20mo secolo della musica pop-dance: Madonna.

E' stata quasi una grande jam session basata non sul canonico real book, ma su brani pop riletti, in questo caso, come se fossero standards jazz.

MT: Il vostro nuovo disco e' infatti un omaggio alla musica di Madonna in chiave jazz/trip hop. Come vi e' venuta quest'idea?

BO.Dà - Deborah: L' idea in realtà è venuta a me, era da un po' di tempo che ci pensavo... perchè Madonna? Beh perché è l'antitesi del jazz ed inoltre il progetto sarebbe piaciuto a tutti: ai "vecchi" seguaci e ai nuovi, chi non conosce Madonna? :P

MT:
Come avete scelto le canzoni da inserire nell'album? C'e' un criterio particolare nella selezione, ad esempio le hit piu famose, o le canzoni che a voi piacciono di piu?

 
BO.Dà: Il criterio è basato sulle canzoni che meglio si adattavano a degli arrangiamenti in stile jazz e bossa, lo stile che volevamo dare al disco, così La Isla Bonitaè diventata una bossa, Holiday uno swing immaginando una Madonna stile anni '30: la cosa non è difficile dato che è un personaggio piuttosto camaleontico e figurarsela in varie epoche o contesti diversi, viene spontaneo.

MT: I brani che avete scelto sono stati completamente riarrangiati e rielaborati.
Qual'è stato il processo e ricordate qualche canzone che in questo vi ha dato particolare difficolta?

BO.Dà: Se si ascoltano bene, già gli stessi brani originali ti danno l'input, hanno quasi tra le righe una specie di messaggio in codice... bisogna saper ascoltare e saper cogliere a seconda della propria sensibilità... I Bo.Dà, come tanti altri, non hanno inventato niente. Già prima di noi, i primi jazzisti prendevano brani o spezzoni di opere liriche allora considerate delle hit e ne facevano dei blues: l'assolo di Sidney Bechet su Summertime è un esempio di questo, un puro "plagio" dell' "aria di Eleonora" dal Trovatore di Verdi.

MT: C'è qualche brano, una cover, che non avete inserito nell'album, magari a malincuore?

BO.Dà: C'è una cover di Sorry che non è stata inserita nell'album perché "nata" dopo per esigenze di live, da dance è diventata uno swing!

MT: Vi considerate "fan" di Madonna? E cosa pensate di Madonna come artista?

BO.Dà: Madonna è una grande manager di se stessa, è innovativa perché attenta, è camaleontica e lo fa divertendosi, ha un'intelligenza sopraffina che l'ha aiutata anche a sviluppare l'artista che è in lei: come si fa a non essere suoi "fan"?


 

MT: Cosa pensate del repertorio musicale di Madonna?
Molti detrattori sostengono che alla fine si tratta solo di canzonette effimere, ma visto che si rinnovano nel tempo, che continuano ad avere successo e artisti di vari stili musicali non smettono di farne delle cover spesso molto interessanti forse alla fine non sono poi creazioni cosi "superficiali". Che ne pensate?

BO.Dà: Solo se si ascoltano le parole di Lile A Virgin si capisce che di effimero a livello di messaggi non c'è nulla:

"Ce l'ho fatta attraverso l'ostilità
Comunque sia ce l'ho fatta
Non capivo quanto fossi smarrita
Finchè non t'ho incontrato

Ero abbattuta, incompleta
Ero stata sfruttata, ero triste e depressa
Ma tu mi hai fatto sentire
Yeah, tu mi hai fatto sentire
Splendente e nuova

Come una vergine
Accarezzata per la prima volta
Come una vergine
Quando il tuo cuore
Batte accanto al mio

Ti darò tutto il mio amore, ragazzo
La mia paura svanisce con rapidità
Ho preservato tutto per te
Perchè solo l'amore può durare..."

Quale donna non pensa questo? Madonna ha avuto ed ha tutt'ora, la facoltà di darti un messaggio con arrangiamenti "popolari", ovvero che arrivano ai giovani della generazione di questo secolo, negli anni '80 lo faceva usando i suoni di quegli anni e arrivava a noi, teen ager del momento. Se vuoi parlare con qualcuno e comunicare, farti capire, devi farlo col suo linguaggio.
La musica, gli arrangiamenti, i suoni, sono un codice d'entrata, come una chiave d'accesso che lei sa usare benissimo

MT: Un'altra delle canzoni che avete scelto e' Paradise (Not For Me).
E' una canzone molto particolare, non solo per come e' nata (in realta' originariamente era una canzone di Mirwais featuring Madonna e che è "tornata" nel suo catalogo con l'album Music), ma e' per la sua natura malinconica e misteriosa, e grazie al video molto dark, e' diventata una delle canzoni preferite in assoluto dai fans.
Come mai avete scelto anche questa canzone per il vostro album e come mai avete pensato ad un arrangiamento tra il trip hop e suoni che ricordano il tango argentino e la musette francese?



BO.Dà: Non sapevamo che fosse diventata una delle canzoni preferite dai fans! Davvero?
Di questo siam contenti, ciò vuol dire che abbiamo avuto una buona intuizione... diciamo che Fabio Naponiello l'ha proposta e Deborah Bontempi che doveva renderla "personale" ci ha sentito dentro il tango e la musette, così ha chiamato Max Tagliata, fisarmonicista di alto livello e conosciuto nel circuito, al quale ha proposto il brano e in un pomeriggio hanno fatto le tracce del pianoforte e della musette... poi l'assolo di sax di Carlo Atti e il violoncello di Tiziano Zanotti hanno completato " l'opera".

MT
: Avete anche rielaborato classici come Material Girl
e Like A Virgin. Di quest'ultima avete fatto una versione molto lenta, quasi sussurrata. Come mai avete pensato di arrangiarla cosi?

BO.Dà - Deborah
: Mi vedevo catapultata nel film "Chi Ha Incastrato Roger Rabbit?" nella scena della femme fatale tutta curve dai capelli rossi che canta nel club fumoso... così ho cercato di rendere quell'immagine in musica, inoltre il testo... parla di me! E quelle parole le avrei cantate dentro ad una ballad...

MT
: Altro classico, La Isla Bonita: come dicevate e' stato rivisitato in chiave bossa nova, come vi e' venuta l'idea?

BO.Dà: E' stata la prima cover di Madonna ad essere ri-arrangiata e vedendo che l'esperimento riusciva abbiamo continuato con tutte le altre. Come dicevamo prima, La Isla Bonita ha già in sé una bossa nova... è logico o forse lo è per un musicista, che se fossimo stati un gruppo reggae, l'avremo fatta diventare un reggae time!

MT: L'album ha un suono che ricorda molto una jam session live. Avete registrato i brani in un take unico oppure c'e' il classico lavoro di registrazione in sessioni separate in studio?

BO.Dà: Hai colto alla grande il senso del disco e la cosa ci fa piacere! Gli arrangiamenti ci hanno richiesto mesi di lavoro, poi il quartetto di base Bo.Dà, si è trasferito a Riccione da Daniele Marzi e ha registrato il disco a take separate ma tutti insieme, come se stessimo facendo un live, un po' come si registravano negli anni '40-'50 i dischi. Una volta date le strutture, abbiamo chiamato in studio i vari ospiti che ci hanno suonato sopra quel che loro veniva lì, in quel momento, come quando fai un solo su uno standard e sei in jam session. Non a caso, tutti i musicisti ospiti e noi stessi, frequentavamo e frequentiamo gli stessi jazz club nel bolognese, dove ci si ritrova per fare jam. Abbiamo solo fatto noi stessi a microfoni accesi e su brani di Madonna, ma in quel momento Madonna non c'entrava più niente, i brani erano ballad, bosse, swinghettoni, come quelli che ti ritrovi in una jam.

MT: Avete avuto occasione di proporre queste cover dal vivo? E se si, qual'è stata la reazione del pubblico?
 
 

BO.Dà
:
Certamente, anche perché nessuno di noi si sarebbe mai immaginato di fare un disco! Infatti il progetto era nato per fare dei live, poi Deborah ha proposto a Marco Dubaldo il demo sul quale c'erano cinque brani fatti in studio durante le prove per fare una serata in un locale ed invece è scattata la proposta del disco. Di live ne facciamo e ne faremo, sul nostro spazio su MySpace potete trovare i prossimi concerti.
Il pubblico risponde bene, inizialmente non riconosce subito il brano che stiamo suonando proprio per la nuova versione ,così hanno l'espressione a" punto interrogativo" poi le melodia entra e li senti fare "aaaaaaahh!!": è divertentissimo!

MT: Se doveste scegliere una sola canzone da tutto il
repertorio di Madonna, quale scegliereste e perche'?

BO.Dà: Music. Il titolo parla da sé.

MT
: Che progetti avete per il futuro?

BO.Dà
: Fare live, vendere dischi :)

MT
: Grazie di aver condiviso un po' del vostro tempo con noi, in bocca al lupo per tutto!

BO.Dà
: Grazie a voi che ci avete permesso di esprimerci!



 

Per ulteriori informazioni sui BO.Dà visitate la loro pagina su MySpace amyspace.com/bodajazz
o guardateli su YouTube all'indirizzo youtube.com/bodajazz
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Foto di Davide Proni - per gentile concessione di BO.Dà.

Questa intervista © 2007 Madonna Tribe.

 


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