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Il team di MadonnaTribe ha incontrato Chiara
Iezzi, cantante, pittrice, fotografa e artista
dalle mille sfaccettature, per parlare della sua nuova vita,
del suo nuovo singolo e di una passione comune: quella per
Madonna. State con noi per questa chiaccherata esclusiva
con la blond and pop sensation italiana il cui nuovo singolo,
Nothing At All, è entrato direttamente
al #2 della classifica dei singoli!
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MTribe: Ciao Chiara e benvenuta
a MadonnaTribe.
Non c'é ovviamente bisogno di presentarti ai nostri
lettori italiani ed europei, ma ricordiamo per i nostri
lettori d'oltreoceano che sei una delle artiste Italiane
piu famose, che insieme a tua sorella Paola sei stata
in cima alle classifiche di mezzo mondo e ora hai pubblicato
un nuovo singolo da solista, Nothing At All,
che ha debuttato al numero due della classifica italiana
la scorsa settimana.
E cominciamo proprio da questo. Nothing At
All é una canzone nuova ed originale
ma per l'arrangiamento ti sei liberamente ispirata alla
versione del Confessions Tour di Erotica
di Madonna. Questo ha causato un po' di fraintendimenti
tra i fan italiani di Madonna che forse non hanno ben
chiara la differenza che c'é fra lo stile di un
arrangiamento e la struttura, gli accordi e la parte melodica
di una canzone.
Ti va di spiegarci un po' meglio queste cose?
Chiara: Ciao ragazzi, prima di tutto
grazie per lo spazio che mi avete riservato, é
bello avere la possibilità di esprimersi e confrontarsi
con le persone ed é un onore essere qui con voi
sul MadonnaTribe.
Come ben sai, sono una grande ammiratrice di Madonna e
ascolto moltissimo la sua musica. Ogni artista é
influenzato e assorbe ciò che
vive e ama, e la stessa Madonna ha dimostrato come oggi
la scrittura e il nuovo modo di fare musica pop sia cambiato.
Ho trovato geniale che riscrivesse Hung Up
sulla base di Gimme Gimme degli
Abba e che ci fossero riferimenti colti e dichiarati a
Moroder e ai Pet Shop Boys nel sound del suo album.
E' stato un rischio per me citare lei, perché non
é solo un'icona del passato, ma anche del presente
e del futuro! Forse ancora non le si riconosce abbastanza
quanto sia grande come artista e quanto sia un punto di
riferimento culturale e musicale da diverse generazioni.
Troppi attacchi, troppi cattivi giudizi.
La mia canzone é testualmente e melodicamente inedita,
non somiglia a nulla che lei abbia scritto. Gli accordi
sono un comune giro che si usa spesso nel pop. Anche Festival
ha questa stessa progressione armonica se ci fate caso.
E' per spiegare che una buona canzone pop é spesso
fatta di tre accordi che sono sempre gli stessi, ma é
la melodia a fare la differenza. La cosa a cui mi sono
deliberatamente ispirata per la mia canzone é l'atmosfera
del remix di Erotica live, caratterizzato
da quell synth all'inizio del brano. Questo ha fatto pensare
che la canzone fosse molto simile, ma di fatto non é
così.
MTribe: Cosa ti ha colpito della versione
"Confessions" di Erotica,
tanto da ispirarti per l'arrangiamento di Nothing
At All?
In realta' come saprai Madonna per la prima volta ha rielaborato
dal vivo la versione demo di Erotica, conosciuta dai fans
come You Thrill Me.
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Chiara: Nothing
At All mi si é rivelata una sera, se
non ricordo male era fine giugno - inizio luglio dell'estate
appena trascorsa. Non stavo bene. Ero al computer e stavo
guardando alcune immagini che gia' giravano sul web del
Confessions e ho sentito quella versione di Erotica,
non l'avevo mai sentita prima. Ero giù per vari motivi
e sono scoppiata in lacrime, é stato come sentire
un pugno allo stomaco. A volte le canzoni nascono così,
con un gran dolore addosso di cui ti devi liberare. Era
tanto che non mi succedeva di scrivere in quello stato.
Piangevo e qualcosa mi ha spinto a mettere in rima quelle
parole. Nothing At All é
la mia storia, é tutto quello che ho perduto. Ed
é anche quello che ho imparato da una storia d'amore
che mi ha messa completamente in ginocchio. So di per certo
che questa é una ferita che non se ne andra' mai.
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MTribe:
Avrai visto ovviamente il Confessions Tour di Madonna.
Hai visto il concerto dal vivo? Se sì, dove? Che
pensi di questo spettacolo rispetto ai precedenti che
conoscerai sicuramente?
Chiara: Ho visto a Londra il concerto
con un amico. Ogni suo show é un viaggio pieno
di emozioni. Avevo amato alla follia il Drowned
World e non parliamo della bellezza del
Confessions. E' pura energia
e lei é tra I pochi artisti al mondo, se non l'unica,
a raggiungere una perfezione scenica e d'impatto on stage.
MTribe: Sull'artwork di copertina del
singolo hai fatto inserire dei numeri intorno all'immagine
del tuo occhio. Ci puoi parlare del significato che ha
quest'immagine?
Chiara: Certo. Gli occhi hanno un potere
immenso e questo é risaputo. Da come guardiamo
e interpretiamo le cose spesso dipende il nostro umore,
la nostra giornata, la vita stessa. Possiamo imparare
a rieducare il nostro modo di vedere la realta'. Abbiamo
un libero arbitrio e, grazie a questo, scegliere di essere
felici. Spesso siamo schiavi del mondo esterno, di come
veniamo giudicati, dei soldi, di un partner, del nostro
ego.
Per questo ho messo dei numeri in ordine sull'occhio.
Sembra un paradosso ma credo questo: per essere liberi
abbiamo bisogno di una struttura forte dentro di noi.
L'ordine interiore viene dalla conoscenza di se stessi.
In questo modo possiamo imparare a gestire meglio il caos
che ci viene dall'esterno. La felicità e la libertà
sono sempre scelte consapevoli. I numeri sull'occhio stanno
a significare che quando cambi interiormente, cambi in
profondità, nel DNA di te stesso. E che niente
può farti cambiare idea o farti star male se non
sei tu a permetterlo. Sul sito www.chiaraworld.org
ho messo un link ad alcune immagini di Yehuda Berg (che
ho avuto l'onore di conoscere), che ha scritto "Il
Potere della Kabbalah" e molti altri best-seller
sull'argomento.
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Lui é una vera autorità, e figlio del
Rav Berg e di Karen Berg. Tutta la famiglia Berg, compreso
l'altro fratello Michael sono il grande punto di riferimento
di tutti i Kabbalah Center nel mondo. Loro hanno iniziato
tutto con il primo centro a Los Angeles.
MTribe: Quando hai capito
che era il momento giusto per aggiungere all'esperienza
di Paola&Chiara il progetto di una carriera solista?
Chiara:
Non ho mai pensato né in termini di carriera, né
di fare la solista. Il dolore mi ha fatto da guida, avevo
bisogno di fare quello che ho fatto per rimettere insieme
i miei pezzi sparsi. Ero disintergata. Non scrivevo da un
anno e mezzo, sono arrivata ad odiare la musica perché
ero convinta che mi avesse tirato via tutte le energie e
che per causa del troppo tempo dedicato al lavoro avessi
perduto la persona che amavo. Poi, arrivata ad un certo
punto, l'amore ha vinto sul dolore (love is stronger than
pain... come dice la canzone). Volevo restare viva, volevo
vincere sui questi miei limiti e mi sono detta: "hai
fatto molti errori, ed é ora che tu ti prenda le
tue responsabilità e affronti tutto quello che di
te non ti piace".
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Credo di non essere
mai stata tanto male in vita mia. Quando stiamo male viene
voglia di autodistruggersi, ditemi voi se non é vero
quello che sto dicendo. E scusate se vado così a
ruota libera, ma oggi non ho più paura di dire com'é
andata. So che là fuori la gente sa cosa vuol dire
sentirsi a pezzi per amore. Qui la carriera non c'entra
niente. Era una sfida con me stessa. Per capire se avevo
ancora stima di me e di quello che avevo fatto fin'ora come
artista e come essere umano.
MTribe: Che rapporto hai oggi con
tua sorella Paola?
Chiara: Io e lei siamo profondamente legate. Il
nostro é un rapporto che si evolve continuamente,
attraverso la musica e le nostre esperienze personali. Abbiamo
scritto un disco che é la prova della forza che abbiamo
insieme. Il nostro é un legame a piu' livelli. Quando
si arriva ad un risultato facciamo così: passiamo
al prossimo livello. Non ci fermiamo mai, siamo alla ricerca
della verità, del senso di tutto questo. Non ci frega
niente di fare questo lavoro solo per andare in classifica
e starcene nella nostra torre d'avorio. Abbiamo rischiato
piu' volte in questo paese e molta gente lo sa bene e abbiamo
accettato di essere anche impopolari perché avevamo
degli obiettivi che non avevano come ultimo fine i soldi
e la carriera. Non amo molto il termine carriera, posso
dirlo onestamente?
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MTribe: Che si prova
adesso ad esibirti sul palco da "sola"? In due
vi date più sicurezza?
Chiara: A
volte mi sento impaurita. Ma come ti dicevo prima ho un
obiettivo che richiede moltissimo impegno e responsabilità
e quindi mi dò un calcio in culo e vado. In due abbiamo
un equilibrio diverso, siamo una forte alleanza. Da soli
ci si mette alla prova su tutto, non ci si appoggia su nessuno.
é tutto tuo: la gloria, la merda, il giudizio, la
stima e quant'altro vi venga in mente. E tutto serve. Mettersi
in gioco per me vuol dire sfidare sè stessi e superare
molte prove. Non ho un network radiofonico nazionale che
abbia sposato la canzone (tranne 101 e molte radio e network
locali sparsi ovunque in Italia che mi supportano e che
ringrazio moltissimo), e mi sono chiesta perché.
Forse si cela una benedizione in questa cosa e io sono cieca
da non rendermi conto del perché, e forse lo scoprirò
piu' avanti. La Kabbalah dice che a volte ci sono disegni
più grandi o semplicemente diversi che ci attendono.
Il punto é che dobbiamo lasciar fare anche alla vita
quello che ha in mente per noi. E' sempre l'ego a rovinare
tutto, dandoci l'illusione che possiamo controllare tutto.
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MTribe:
Nei tuoi nuovi brani canti in inglese. A cosa é dovuta
la scelta della lingua e come ti avvicini alla stesura dei
tuoi testi?
Chiara: Ho frequentato molto Londra e gli Stati
Uniti negli ultimi tempi. E' stata una cosa naturale. Non
mi metto mai a tavolino e dico: "Ah! Oggi scrivo una
bella canzone". Anche i testi vengono fuori come se
ci fosse una forza, un'energia da un altro mondo. E tu sei
solo un mezzo attraverso cui passa l'energia. Praticamente
l'artista é un mezzo. Deve accettarlo. Non siamo
padroni di niente, nessuno é padrone di niente e
di nessuno. E' uno scambio. La musica serve a qualcuno là
fuori per sentirsi meglio, per dare un senso al paradosso
della vita e oggi ne sono perfettamente consapevole. Se
qualcosa da lassù mi "usa" per fare qualcosa
di utile io non mi tiro certo indietro.
MTribe: Hai girato il video
di Nothing At All a Londra, durante
il periodo natalizio. Cosa ricordi di questa esperienza?
Hai qualche ricordo particolare di quei giorni?
Chiara:
Nessuno credeva in questa canzone. Sono partita per Londra
e ho investito sull'idea perché la sentivo. Sentivo
che non avevo altra scelta che raccontare questa esperienza.
Ricordo una squadra di gente che si é innamorata
del progetto. Il regista Maki Gherzi, il profuttore Rino
Sorrentino, i direttori della fotografia.
Per le strade di Londra,mentre giravamo le scene nel taxi
ho ripercorso tutto quello che ho vissuto, e ho capito quanto
l'energia di quella citta' fosse stato il motore per riattivare
in me una scintilla.
Ero serena, un po' sovrappensiero. Dentro avevo la certezza
che avrei portato a termine quello che mi ero prefissata.
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Il
dolore per la perdita di qualcuno che ami ti spinge a voler
girare il mondo, a scoprire te stesso, a voler fare qualcosa
che non avevi mai fatto prima. Ecco perché il video
é in movimento. E' semplice, ma dice quello che deve
dire.
MTribe: Per lanciare Nothing At All
hai scelto la strada fortemente innovativa del singolo digitale,
che é stato disponibile in rete molte settimane prima
dell'uscita del singolo "fisico" nei negozi alla
fine di Gennaio. Come é stata questa esperienza e
sei soddisfatta del risultato?
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Chiara:
Moltissimo. Quelli di Kiver che mi hanno distribuito
a livello digitale, sono stati i primi a crederci e su iTunes
hanno appoggiato molto il discorso charity. Da lì
in poi il progetto ha preso forma fino ad arrivare nei negozi.
Quando proposi la canzone all varie label mi dissero in
molti: "tu sei pazza non ce la farai mai..." "ma
poi in inglese..." "A noi non interessa".
Quasi tutti praticamente.
Ho ricominciato da zero. Come un'esordiente. E' stato fantastico.
La parte in cui ti sbattono le porte in faccia secondo me
é la parte migliore. E sai perché? Perché
é un test e perché la vita vuole vedere quanto
credi al tuo sogno, quanto sei disposto a dire si quando
tutti dicono di no.
Devo ringraziare Marco Contini,il grafico e mio amico che
mi ha sostenuta e aiutata a realizzare l'idea del cd. Il
secondo posto in classifica lo devo anche alla sua forza
e alla sua fede in me, non mi ha mai lasciata sola e sapeva
perché avevo bisogno di realizzare questa cosa. Molti
non sanno cosa vuol dire realizzare un sogno, crederci e
non farsi spaventare da agenti esterni. A me piacerebbe
trasmettere questo alle persone. Tutti abbiamo lo stesso
potenziale. La vita dobbiamo sentirla, non subirla.
Questo é cio' che l'esperienza mi ha dato.
MTribe: Parte dei proventi di Nothing
At All saranno destinati alla fondazione benefica
Raising
Malawi. Come Madonna stessa ha fatto sapere,
la situazione in Malawi é davvero tragica. Ti va
di dirci qualcosa in piu' su questo progetto e su cosa ti
ha spinto, nel tuo piccolo, a cercare di fare qualcosa in
prima persona col contributo del tuo singolo?
Chiara: Attraverso i seminari di Kabbalah
sono venuta a conoscenza del Malawi. Avevo la canzone da
parte e ho pensato che sfruttarla a scopo benefico fosse
la cosa migliore. Ho promesso ad una persona dell'organizzazione
che avrei fatto del mio meglio per far conoscere la questione
Malawi in Italia. E così sto facendo.
MTribe: Per lanciare il messaggio di Raising
Malawi, Madonna aveva bisogno di colpire il
pubblico e ha scelto di farlo salendo su una croce per cantare
una delle sue piu' belle canzoni di sempre, Live
To Tell. Ovviamente molti hanno by-passato
il vero messaggio per fermarsi all'apparenza.
Cosa ne pensi di "Madonna in croce"?
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Chiara:
Madonna mi scuote profondamente. Io sono come tutti gli
altri suoi fan. Guai a chi la tocca. Una persona che si
mette in croce ha toccato il fondo, ha dato tutta se stessa.
A volte per attirare la gente su alcune problematiche ci
si trasforma in "mezzi di trasmissione". Lei ha
voluto questo ruolo: vivere per raccontare. Questo é
il compito di un vero artista, non ce ne sono altri. Me
ne frego del cinismo e di chi pensa che sono solo mosse.
Ha fatto i soldi? E bene, se li merita al 100%. Punto. Detesto
l'invidia.
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MTribe:
Hai una canzone preferita di Madonna? Ed essendo una cantante,
c'é una canzone delle sue di cui ti piacerebbe fare
una cover, magari reinventandola con un altro stile, un
altro arrangiamento?
Chiara: Qualche anno fa in tour facevamo
Holiday! Bellissima. Oggi la
mia preferita é Future Lovers.
Quella con il sample di Donna Summer. Ma la rifarei uguale,
mi piace così come l'ha fatta lei. Mi piace anche
quella song contenuta in American Life, X-Static
Process. "I'm not myself when you're
around..." meravigliosa.
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MTribe:
Recentemente Laura Pausini ha avuto la fortuna di poter
cantare una canzone splendida ed inedita, scritta da Madonna,
conosciuta dai fan come Like A Flower.
Laura pero' ha secondo me stravolto la profondita' di un
testo originale che spiegava come ogni persona, ogni storia
é insostituibile e cio' che si é provato non
ci lascera' mai. Sembra anche che Laura recentemente abbia
avuto parole non esattamente lusinghiere sulla qualita'artistica
del brano originale.
Lasciando da parte le polemiche, ti farebbe piacere cantare
un brano scritto da Madonna?
Chiara: Sarebbe molto più
che un onore. Potrei anche ritirarmi col sorriso dopo aver
cantato una sua canzone! Sono molto d'accordo con quello
che dice Like a Flower. Nulla
delle nostre esperienze potra' mai svanire. Quello che siamo
e diventiamo é grazie a ciò che abbiamo vissuto.
MTribe: Da quanto tempo dei fan di Madonna?
In cosa per te é stata un esempio da seguire, musicalmente
ed umanamente?
Chiara: Sono esagerata se dico in gran
parte di quello che fa? Per me lei é un esempio assoluto.
Mi dà forza vedere quanto crede nelle sue idee. E'
splendida Madge. E' una grande Regina. Adoro la sua voce,
il suo talento e coraggio.
MTribe: Quali sono gli altri artisti e
i generi che ti hanno influenzata crescendo e che oggi come
cantante solista senti che ti hanno formata?
Chiara: Mi piacciono
tantissime cose e la musica é un'esperienza da sempre
per me. Una bella canzone é una bella canzone, questa
é la mia filosofia. Oltre a Madonna mi piace Freddie
Mercury, George Michael, Jackson. I grandi della musica.
Anche la jazz music. Sarah Vaughan, Ella Fitzgerald. Nat
King Cole. Mille altri che ora non mi vengono in mente.
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MTribe:
Con tua sorella Paola hai lavorato con Luca Tommassini,
uno dei ballerini e coreografi Italiani più famosi
ed affermati, che a sua volta ha partecipato al famoso tour
di Madonna, The Girlie Show. Com'é
lavorare con Luca?
Chiara: Luca é stupendo. E' l'unico in Italia
che puo' vantare un ‘esperienza così speciale
con Madonna e immagino che lei non é certo una che
si affeziona a tutti. Sul palco del Girlie si vede quanto
amasse Luca. Questo é molto bello da vedere, si percepisce.
Con Luca abbiamo sempre lavorato benissimo, é una
grande professionista, é molto sereno, sicuro di
sé e determinato.
Un grande talento e una bella persona.
MTribe: Da qualche
tempo ti sei avvicinata alla Kabbalah, che piu' che una
"religione" é una filosofia positiva di
vita che le persone possono seguire a prescindere dalla
propria fede religiosa. Siamo d'accordo con Madonna quando
dice che alla fine si tratta soprattutto di mettere in pratica
"il buon senso" nel fare le cose. Pensi che lo
studio della Kabbalah ti abbia migliorato nel rapporto che
hai con gli altri e sopratutto con te stessa?
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Chiara:
Ci sto lavorando parecchio. Lei ha ragione quando
dice che la Kabbalah non é nient'altro che mettere
in pratica il buon senso. Ognuno di noi ce l'ha ma a volte
siamo confusi e crediamo di fare le scelte giuste per noi,
quando non é così.
La Kabbalah é una tecnologia avanzata di autocorrezione.
Quando ho iniziato i primi corsi non mi aspettavo una cosa
così, sono rimasta folgorata. Inizi la Kabbalah per
un solo motivo: perché vuoi cambiare profondamente
delle cose di te stesso e perché hai capito che é
una tua responsabilita' e non di qualcun'altro.
MTribe: E
veniamo al famoso "braccialetto rosso". Si dice
serva a tenere lontanto l'evil eye, il malocchio, e le negativita'
in genere. La cosa che pero' mi ha colpito é sentire
dire che in realta' dovrebbe servire a proteggerci dalle
nostre stesse negatività. Da tutti i pensieri negativi
che noi stessi per primi abbiamo. Che ne pensi?
Chiara: Penso
che sia così. Spesso siamo i veri nemici di noi stessi
e accusiamo gli altri perché non vogliamo sentire
il peso d quel che dobbiamo affrontare, la nostra parte
oscura. E' piu' facile scaricare addosso agli altri, piuttosto
che guardare e affrontare noi stessi. Il bracciale rosso
ci ricorda anche la protezione dall'esterno. La stessa negatività,
invidia e cattiveria innescata dagli altri é tra
le cose più combattute nella Kabbalah. Considerata
una delle piaghe peggiori, la vera responsabile di guerre
e distruzione.
Perché non venite al prossimo meeting? Siete interessati?
Fatemi sapere...
MTribe: Sempre in tema vagamente kabalista, volevo
chiederti se hai avuto occasione di leggere i libri per
bambini di Madonna. A mio parere sono molto ben scritti
e le morali finali sono molto belle. Il mio preferito é
Le Mele del Signor Peabody che
parla di quanto la calunnia possa fare danni irreparabili
alla reputazione delle persone. Ne hai letto qualcuno e
comunque che ne pensi di questo progetto di Madonna?
Chiara: Anche
secondo me sono molto ben scritti. La calunnia e la diffamazione...
l'evil eye come dicevi o l'evil tongue sono tra i mali peggiori.
Si dice che per un dito che punti contro qualcuno, le altre
tre dita sono rivolte contro te stesso con maggiore forza.
Il meccanismo negativo é fortissimo e prima o poi
arriva il prezzo da pagare. Nell'album con Paola che uscirà
prossimamente abbiamo scritto una canzone che parla proprio
di questo argomento.
MTribe: Allora la sentiremo presto! Che generi
musicali ti interessano di più in questo momento?
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Chiara:
Mi piace molto la musica da club in questo momento. Sia
io che Paola siamo fissate con i deejay, c'é un sacco
di gente fantastica in giro.
MTribe: Parlando ancora un po' dei tuoi progetti
futuri, dato che hai lavorato a diversi nuovi brani insieme
a Paola, quando potremo ascolare il nuovo album?
Chiara: Il nuovo album é in arrivo
e siamo davvero felici. E' stato bello rimettersi a scrivere,
ritrovare una nuova direzione. Prevediamo l'uscita per maggio.
E' un album intenso, speciale. E' il disco che aspettavamo
di fare da una vita e non vediamo l'ora di tornare.
MTribe:
Sarà fantastico riavervi di nuovo insieme sul palcoscenico.
Chiara,
è stato davvero un piacere averti qui con noi a Madonna
Tribe. Grazie infinite per questa chiaccherata e ti auguriamo
il meglio per tutte le tue prossime avventure.
Chiara:
Grazie ancora a te e al MadonnaTribe. Con affetto e stima,
Chiara.
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Il nuovo singolo di Chiara, Nothing At All,
è già in tutti i negozi di dischi.
Nothing At All è anche disponibile come
download digitale su tutti gli iTunes
music store dell'Unione Europea
al costo di 0.99 € e su iTunes UK
per 0.79£.
I clienti di Vodafone e3 Italia
possono anche scaricare il brano sui propri telefoni
cellulari.
La meta' del ricavato dei downloads e della vendita del
cd singolo nei negozi viene devoluto a Raising
Malawi.
Per ulteriori informazioni su Chiara potete
visitare i siti:
www.paolaechiara.it
e www.chiaraworld.org
myspace.com/chiaraiezzi
- myspace.com/paola&chiara
Grazie a Marco
Contini per il prezioso aiuto e la disponibilità.
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This interview © 2007 MadonnaTribe.
I ritratti di Chiara sono stati gentilmente concessi da
Chiara Iezzi - All rights reserved.
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