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MadonnaTribe è orgogliosa di presentare ai propri lettori la prima intervista concessa da Luca Tommassini ad un Madonna News Site. Abbiamo avuto l'occasione di parlare con Luca - ballerino, regista, direttore artistico e regista - di come si è trovato a partecipare a molti incredibili progetti di Madonna come il Girlie Show, Evita, il video di Human Nature e la performance di Bedtime Story all'edizione del 1995 dei Brit Awards.
Ma non è solo con Madonna che Luca ha condiviso il suo talento, l'elenco di star internazionali con cui ha lavorato negli ultimi anni è lunghissimo, e annovera nomi come quelli di Kylie Minogue, Geri Halliwell e Paola&Chiara - solo per nominarne alcuni.
E ora, Ladies & Gentlemen... MadonnaTribe meets Luca Tommassini!

 

MadonnaTribe: Ciao Luca e benvenuto a Madonna Tribe. I nostri lettori ti conoscono soprattutto per la tua partecipazione ad alcuni fra i progetti più belli di Madonna degli anni '90, primo fra tutti il Girlie Show.
Ma avendo l'occasione di scorrere il tuo curriculum o vedere le immagini dei tuoi reels colpisce come tu sia attivo in moltissimi campi differenti, dalla coreografia alla regia alla direzione artistica, e come il tuo nome sia
legato ad un numero incredibile di star italiane ed internazionali.
Tutto questo però in fondo è cominciato quando tu ti avvicinasti allo show business quando avevi solo undici anni, e quando a sedici vincesti una borsa di studio per studiare danza negli Stati Uniti. In un certo senso eri già un artista multidisciplinare sin dall'inizio, pensi che sia stato un caso a farti emergere prima come ballerino, il destino, o forse qualcosa di diverso??

Luca Tommassini: Le vie del Signore sono infinite e a quanto pare anche le nostre... io ho scelto di ballare a nove anni... a mia madre questo lusso non è toccato... credo ci voglia tanta fortuna ma soprattutto bisogna lavorare, studiare...



Magari c'è già un destino scritto io però ho sempre la sensazione di sfidarlo... mi piace pensare di scrivere il mio destino... mi piace cambiare, le sfide mi fanno svegliare la mattina con tanta energia ed entusiasmo... io continuo a sognare e questa è la cosa più importante.

MT
: Qualche mese fa la versione cinematografica di Evita diretta da Alan Parker ha compiuto il suo decimo anniversario. Tu hai partecipato al film in una delle scene più belle ed energetiche, Buenos Aires. Si dice che Madonna ti abbia fatto volare apposta in Argentina per ballare con lei in quella scena. Come sono andate veramente le cose?


LT:
La verità è che Madonna era incinta e quella doveva essere la scena con le coreografie più complicate... dove lei si doveva sbattere molto... il coreografo Vince Paterson e Madonna mi hanno voluto nel film perchè si fidavano di me. Io ballavo insieme a lei da anni e sapeva che l'avrei protetta... e che insieme ballacvamo molto bene oltre al fatto che io posso passare tranquillamente per un argentino... poi da chiarire che abbiamo girato quella scena a Londra e io non dimenticherò mai quel periodo... stavo per perdere tutti i capelli... magari qualcuno ricorderà che nel '95 facevo Buona Domenica su Canale 5 e avevo un'acconciatura un po' folle, ero biondo con delle strane punte in testa... beh in Evita dovevo avere i capelli neri quindi appena finiva la diretta su Canale 5 partivo per Londra - l'ho fatto per tre settimane - e appena arrivavo mi facevano la tinta nera... ho provato a colorarli con uno spray nero ma il primo giorno di prove Madonna si arrabbiò molto perchè quando ballavamo e sudavamo io avevo la testa che colava con colorante nero e la sporcavo... che imbarazzzo!!!
Meno male che eravano amici... beh ovviamente quando tornavo a Milano dalla Cuccarini dovevo essere biondo... e giù con la decolorazione... solo l'ultima settimana non l'ho fatta perchè avevo i capelli completamente bruciati. Non potevo nemmeno lavarli che come li toccavo mi rimanevano in mano... un disastro!

 

MT: Che altri ricordi hai del set di Evita?

LT: E' stato molto emozionante... e molto faticoso... soprattutto per M in quanto era incinta di quattro mesi e non lo doveva sapere nessuno in quel momento... quindi poverina si doveva fasciare la pancia per nasconderla... e ballare per dodici ore al giorno con i tacchi, trucco, parrucco e protesi dentale.
M i ricordo che eravamo spesso abbracciati perché lei era mloto stanca e quindi si appoggiava a me... era molto tenera.

MT: E' difficile ballare un tango frenetico come quello di Buenos Aires? La coppia deve essere affiatatissima e come si dice "it takes two to tango"

LT: Spesso si fa confusione con il tango di Evita... io non ho ballato una tango bensì un insieme di balli tipici dell'epoca... un mix di tanti stili... Vince ha fatto una ricerca incredibile ed ha voluto che in Buenos Aires venissero rappresentati tanti stili diversi... quello che ti stanca molto è che nel cinema la stess scena viene ripresa da molte angolature diverse e quindi la devi ripetere all'infinito ed eseguirla esattamente uguale ogni volta... Ma io l'avrei ripetuta per una settimana per quanto ero contento di essere lì!


MT: Come dicevi Madonna aveva da poco scoperto di aspettare Lola. Ricordi se erano state prese precauzioni particolare sul set e per le scene di danza? Era tranquilla?

LT: No, no era tranquilla, anzi... e poverina non poteva nemmeno farlo vedere.

 
 

MT: La tua partecipazione ad Evita ti è anche valso l'Italian Music Award come miglior attore ballerino, ricordi cosa hai provato quando hai saputo di questo riconoscimento?

LT: Mi ricordo di essermi emozionato molto quella sera, credo sia stato uno dei primi premi che ho preso.

MT: Evita arriva nel 1996 ma la tua collaborazione artistica con Madonna inizia nel 1993 con il Girlie Show tour. Come sei arrivato a partecipare alle audizioni e cosa ti ricordi di quell'esperienza?

LT: All'audizione sono stato convocato dalla mia agente di Los Angeles, all'epoca vivevo lì fisso... eravamo qualche migliaio... E poi sono anche arrivati i ballerini che avevano superato le audizioni di New York e Miami... Io non ci speravo proprio... ma ce l'ho messa tutta.
C'è una premiazione a Los Angeles che riguarda solo il mondo della danza e quell'anno io ho vinto come miglior ballerino ad un'audizione proprio per quella di Madonna.

Per ogni audizione trasformavo completamente la mia immagine... e lì di audizioni ce ne sono tante... Cambiavo atteggiamento e anche il taglio o colore dei capelli se necessario... In quella occasione mi ero completamente trasformato in un Sex Boy Toy... era appena uscito il libro SEX e quindi immaginavo che lei cercasse qualcosa del genere... look sadomaso, pelle nera, borchie e stivaloni fino al ginocchio.
E' andato tutto liscio finchè Madonna ha chiesto di raccontare una barzelletta ad ognuno di noi, questo verso la fine quando eravano rimasti in venti, e io odio le barzellette... dalla disperazione alla fine ho detto la verità, che non mi piacciono... purtroppo ero entrato in panico e non mi veniva niente in mente... Lì ho pensato che mi odiasse... tutti che raccontavano barzellette e io niente... Invece dopo due ore che eravamo andati via dall'audizione ho ricevuto la chiamata dall'assistente alle coreografie che mi diceva che ero stato scelto come primo ballerino... non ci potevo credere... mi ricordo che la prima persona che ho chiamato è stata mia madre.

 


MT: Recentemente parlando con Chiara Iezzi, ci diceva che secondo lei tu sei l'unico in italia che ha avuto un esperienza così unica con Madonna e che sul palco del Girlie si sentiva quanto si fosse affezionata a te. Ti ritrovi in questa descrizione?

LT:
Ci siamo iniziati a voler bene da subito... non so perchè ma c'è stata subito una grande intesa, anche con suo fratello Christopher... mi ricordo che passavo anche già il primo Natale con loro. Sono delle belle persone e stavamo bene insieme... a volta le cose sono molto più semplici di quello che sembrano.

MT: C'è un numero del Girlie Show al quale sei particolarmente legato?

LT: Mi piaceva La Isla Bonita... adoravo la canzone e la coreografia fatta da Alex Magno... uno degli insegnanti più bravi che io abbia mai avuto... e poi eravamo io e M ogni sera... ci fissavamo negli occhi e anche se eravamo davanti a 100.000 persone era il momento più intimo dello spettacolo... In quel momento era puro amore... un'energia potentissima... il suo carisma... Non dimenticherò mai quegli sguardi... quegli occhi.

MT: In tema di Madonna e tour volevo chiederti se avevi avuto modo di assistere ai concerti di questi ultimi anni, al re-Invention e al Confessions Tour. Che impressione ti hanno fatto?

LT: Si, certo, vado sempre a vederla... penso che siano sempre a livello produttivo impeccabili... a vote non ho condiviso la scaletta delle canzoni... altre l'ho trovata un po' troppo fredda... ma davanti a Madonna io mi posso solo inginocchiare... è sempre la numero uno.


 
 

MT: Nel 1994 sei stato scelto come uno dei "gemelli" biondo platino per la famosa performance di Bedtime Story ai Brit Awards. Parlando con Jamie King qualche tempo fa, ci diceva che era stato lui a proporre il tuo nome a Madonna perchè pensava fossi perfetto per quella esibizione. Cosa ricordi di quell'episodio? Forse non è una delle apparizioni televisive di Madonna più conosciute ma penso che avesse qualcosa di davvero particolare...

LT: E' una performance molto particolare... Mi piaceva il fatto di utilizzare movimenti Ta Chi e che danzavamo al rallenty... lei era bellissima, un'altra grande emozione... da lei ho imparato tantissimo... si fà semore una grande ricerca... si porta in scena la novità... e poi c'è sempre un grande coraggio che ti contagia e ti senti pioniere insieme a lei... imbattibile!

MT: L'anno seguento poi hai partecipato al video di Human Nature in cui eri oltre cheballerino sei stato anche assistant coreographer. Cosa ricordi di quell'esperienza e del processo creativo che ha portato a realizzare questo video incredibile?

LT: Ovunque vado nel mondo quel video mi ritorna su come i peperoni fritti... piace a tutti... è il video che piace di più, è incredibile... eppure noi l'abbiamo vissuto come un video semplice... era anche un low budget per Madonna all'epoca ma questo mette semplicemente in evidenza il concetto che quando un'idea è forte arriva e lascia un segno...
Io sono stato coinvolto fin dall'inizio e l'ho seguito passo passo... è stato complicato costruire le coreografie e ci siamo pure nmolto divertiti... con quelle corde ci siamo incastrati mille volte, tagliati... poi quando abbiamo girato sono successe mille cose... Quel video ha dato una svolta a tutti i video che sono venuti dopo... ci sono delle idee geniali e ancora oggi viene preso come spunto.

 

MT: E come è stato essere diretto da un talento come quello di Jean Baptiste Mondino?

LT
:
Io ero un fan di Mondino già dai tempi di Justify My Love... quando Madonna mi ha detto che lo avrebbe girato lui mi è arrivata una scossa... mi sembrava di nuovo di sognare... è un grande... e continua ad esserlo!

MT: Oltre che con Madonna hai lavorato con un numero impressionante di personaggi dello show biz internazionale e con molti degli artisti italiani più attenti agli aspetti "visivi" della loro comunicazione artistica.

Mi ha colpito il fatto che in molti casi tu in un certo senso tu "accompagni" alcuni di questi artisti nel corso della loro carriera con c ollaborazioni che spesso si rinnovano nel tempo. Mi vengono in mente i tuoi lavori con Geri, Kylie, Paola&Chiara, solo per fare tre esempi. Pensi che ci sia una tua "ricetta segreta" che porti artisti come loro a legarsi professionalmente a te?


LT
: Non so perchè succeda, forse lo dovresti chiedere a loro... io sono un po' malato di lavoro.. mi piace, è il mio ossigeno, la mia droga... se decido di fare qualcosa, la faccio senza mezzi termini...



Mi piace rivoluzionare, far pensare, analizzare per ottimizzare, mi metto in mezzo a tutto e metto tutto in discussione... è una cosa che faccio con me stesso da sempre... mi dò completamente e cerco di conoscere le persone e costruire su di loro, mai di imporre qualcosa...

Mi piace tirar fuori quello che c'è dentro gli artisti e non stratificare con cose mie... far vedere quello che magari non hanno mai mostrato... Forse per questo ci affezioniamo... non so!!!


MT
: Sono sicuro che ami e sei legato molto a tutte le tue "creature", che siano coreografie, regie, direzioni artistiche fino ai tuoi ultimi spettacoli e musical, ma ce n'è qualcuno a cui, magari per un ricordo particolare o personale, ti senti particolarmente legato?


LT: Io non amo molto riguardare le mie cose... specialemente quelle di quando ballavo o recitavo... come ogni artista vedo solo i difetti, gli errori e quello che poteva essere che non è... é una maledizione!!! Mi piacerebbe tantissimo poter provare l'emozione che prova il pubblico quando vede un mio lavoro per la prima volta... questo a noi non è concesso... ogni cosa che faccio diventa parte di me e resterà sempre con me.

MT: E c'è un artista a cui sei particolarmente affezionato?

LT: Negli anni ho capito che i "grandi" sono tali anche nella vita... ho scoperto che più sono bravi e più sono umili... ci sono dei casi - per fortuna pochi - dove rimani deluso... Io purtroppo ho un grande difetto e mi innamoro quasi sempre delle persone con cui lavoro... si condivide talmente tanto, tante emozioni che alla fine si crea un rapporto viscerlae... forte.

MT: Cosa pensi del panorama artistico italiano contemporaneo, molti dei tuoi progetti più recenti ti hanno "riportato" in madrepatria, trovi che ci siano ancora delle differenze nel lavorare nel nostro paese rispetto a come un professionista si può trovare in luoghi come, ad esempio, il Regno Unito o gli States?

LT
:
Questa è una cosa che mi fa arrabbiare molto... la genete delle volte è confusa e pensa che gli americani siano più bravi di noi. La verità è che nello spettacolo i loro budget sono molto più alti e quindi possono fare cose molto più costose e il risultato è ovviamente migliore... però vi posso assicurare che noi siamo spinti a diventare più creativi proprio per questo problema... dobbiamo inventare le cose perchè spesso non abbiamo i mezzi... è pure vero che lì le scuole sono migliori per lo spettacolo ma ripeto è solo un problema di numeri. Noi possiamo vantare dei grandi talenti che vengono molto apprezzati ovunque nel mondo.

 
 

MT: Il tuo primo musical, Sweet Charity, è un successo strepitoso nel nostro paese che penso che tu, la grandissima Lorella Cuccarini e tutto il cast meritiate appieno. Che sensazione dà passare da un sold out all'altro in un paese come il nostro, dove il musical a volte è ancora considerato un genere "di nicchia"?

LT
:
Lavorare con Lorella è un gran piacere... dico sempre che è la più "facile".. E' un grande talento... Sono felicissimo dell'esperienza che ho condiviso con un cast meraviglioso, affiatato e che ogni sera conquista il pubblico con una grande energia... Sweet Charity è stato il primo musical di Bob Fosse e io sono un grandissimo fan del suo lavoro e di lui come uomo... ed é pure il mio primo musical fra l'altro il mio preferito... Sweet Charity ha segnato una grande svolta nel mondo della coreografia, Bob Fosse ha sconvolto tutti i concetti classici e ha creato uno stile che ancora oggi ci fa da spunto... e pure per me questo musical ha segnato una svolta importante... per tanti motivi...
Ora a teatro in Italia solamente ho tre spettacoli tutti di grandissimo successo oltre a Sweet Charity: Sola Me Ne Vo con Mariangela Melato e Volevo Fare il Ballerino con Fiorello. Inutile dire quanto io sia fortunato a lavorare con questi artisti che oltre ad essere tutti i numeri uno nel loro campo sono delle persone meravigliose.

 
 

MT: A cosa stai lavorando in questo momento e quali progetti hai in serbo per il futuro?

LT:
Ho un altro spettacolo su cui sto lavorando che debutterà al Teatro Argentina a Roma ad Aprile con Gabriele Lavia - Misura Per Misura di Shakespeare... in più una valanga di regie di video musicali da Coolio con Dip It a Franceso e Roby Facchinetti con Vivere Normale che abbiamo appena completato... da Emanuel Lo con Woofer a Yaya con Infiammabile e Peter Andre e Katie Price in A Whole New World...

In più sto lavorando sul film Come Tu Mi Vuoi... Uno dei progetti più interessanti però è Milano Rockin' Fashion con MTV che faremo a Milano il 31 maggio... e poi sto mettendo su un circo meraviglioso!

MT
: C'è qualcosa con la quale ancora non ti sei cimentato e con la quale vorresti mettersti alla prova?

LT:
Sì, spero di poter arrivare presto a girare un mio film... A settembre girerò il mio primo cortometraggio che è la storia vera di un ragazzo che ha avuto un tumore a vent'anni... Lui si chiama Fabio Salvatore e fà l'attore nella vita e quindi sarà anche il protagonista del film insieme a tanti altri.

MT: Tornando un attimo alle tue collaborazioni con Madonna, pensi che ci sia qualcosa che la renda diversa dagli altri artisti con cui hai lavorato in tutti questi anni?

LT: Beh lo sappiamo tutti quali sono i suoi pregi e difetti... Io posso solo dire che quello che la rende grande è per assurdo la sua semplicità.

Ho sempre pensato che fra tutte le star degli anni '80 lei è l'unica che è riuscita a rimanere vicina alla gente... a comunicare con le persone perchè è rimasta una persona e non vive nel mito di sé stessa.
Gli altri si sono sempre più allontanati dalla realtà.

MT: E c'è qualcosa che porti dentro e che ti ha arricchito - personalmente e professionalmente - da tutte le tue esperienze di lavoro insieme a lei?

 

LT: Ce ne sono tantissime... ripeto da lei ho imparato tanto... ma soprattutto che non c'è limite a quello che si può fare... se vuoi qualcosa la puoi ottenere.

MT: Luca, spesso ci lasciamo con in nostri "ospiti" chiedendo loro se hanno un ricordo particolare della loro esperienza di lavoro con Madonna? Qual'è la tua fondest memory?

LT: Il mio ricordo più bello risale proprio al periodo di Evita quando un giorno siamo andati a fare shopping e in macchina Madonna si è addormentata sulla mia spalla... era dolcissima!

MT: Grazie per questo tempo che ci hai dedicato, e in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti!

 
 
Se volete saperne di più su Luca Tommassini, sulla sua biografia e il suo curriculum professionale e vedere i video montaggi da tutta la sua carriera, visitate www.lucatommassini.com


Sweet Charity, di Saverio Marconi e Luca Tommassini: Foto di Antonio Agostini, per gentile conscessione dela Compagnia della Rancia. Questa intervista © 2007 Madonna Tribe.

 


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